Coldiretti ha espresso da subito forte preoccupazione per la crisi che l’emergenza Covid-19 sta apportando al settore vitivinicolo nazionale. Come è nostro uso, le preoccupazioni si sono fin dal principio concretizzate in proposte operative nel tentativo di attenuare i problemi che le aziende stanno e dovranno affrontare.
Oggi, a seguito delle nostre sollecitazioni in sede comunitaria, sono stati approvati 3 regolamenti Ue che prevedono alcune prime importanti misure.
Il primo provvedimento (Regolamento delegato n. 592/2020 ) introduce autorizzazioni temporanee per la distillazione di vino ed aiuti allo stoccaggio in caso di crisi. La distillazione è dedicata a produzioni di alcoli a fini industriali ed in particolare per disinfettanti e farmaci. Nello stesso documento vengono anche incrementati del 10% gli aiuti dell’Unione a favore delle misure dei programmi per il settore vitivinicolo come promozione, ristrutturazione e riconversione, investimenti, vendemmia verde, assicurazione.
Per quanto riguarda la misura della vendemmia verde, già prevista nel quadro del programma nazionale, è stata proposta modifica alla definizione affinché questa risponda alla richiesta di consentire non solo l’azzeramento della resa del singolo appezzamento o dell’azienda ma anche la riduzione selettiva. Con Regolamento di esecuzione n.600/2020, in riferimento alla “Vendemmia Verde” ,viene posticipata, per l’anno 2020, la scadenza per la presentazione delle domande di sostegno al 30 giugno (ora 10 giugno), nonché la scadenza per l’esecuzione delle operazioni di vendemmia verde (da eseguire dopo il 30 giugno).
Con Regolamento di esecuzione n. 601/2020, al fine di evitare la perdita dell’autorizzazione di impianto e reimpianto, la validità delle autorizzazioni di impianto scadute o in scadenza entro l’anno 2020 è stata estesa di 12 mesi dalla data di entrata in vigore del regolamento stesso, per consentire ai viticoltori di piantare le viti in condizioni favorevoli nella primavera del 2021.
I viticoltori che sono in possesso di autorizzazioni per nuovo impianto in scadenza nel 2020 potranno rinunciare alla loro autorizzazione senza incorrere nella sanzione amministrativa, a condizione che entro il 31 dicembre 2020 comunichino alle autorità competenti che non intendono avvalersi della loro autorizzazione e che non desiderano beneficiare della estensione della validità precedentemente descritta.
Siamo consapevoli che sebbene si tratti di disposizioni molto utili non tutte le nostre richieste sono state accolte. Stiamo continuando l’attività di pressing nei confronti del Mipaaf, del Parlamento Europeo e della Commissione perché siano recepiti, attraverso un nuovo regolamento, disposizioni e strumenti di gestione per gli Stati Membri, in modo rapido, flessibile e reattivo rispetto alla situazione di emergenza attuale. Questi strumenti devono, a nostro avviso, potersi protrarre per un periodo di tre anni e con un budget aggiuntivo dedicato a tutte le misure di settore.
Saranno necessari ulteriori finanziamenti agli Stati membri e dar loro maggior flessibilità nelle dotazioni del bilancio nazionale dei PNS, al fine di trasferire agli anni successivi eventuali fondi ancora inutilizzati o impiegare in anticipo i fondi degli esercizi successivi.
La misura finanziata per le attività di promozione del settore vitivinicolo deve essere estesa e consentita anche per le attività dedicate al mercato interno (nazionale e comunitario) e non rimanere limitata ai Paesi Extracomunitari. In ultimo si dovranno superare i vincoli attualmente presenti nella normativa delle Accise, che impediscono le vendite dirette a distanza all’interno della Unione Europea.