21 Ottobre 2024
LAVORO IN AGRICOLTURA: OPPORTUNITA’ E SFIDE

Coldiretti nazionale ha organizzato nella giornata del 15 ottobre 2024, presso la sede di Roma al Palazzo Rospigliosi, un importante incontro con la presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone.

E’ stata un’occasione importante di confronto sulle tematiche che riguardano il lavoro in agricoltura, delle esigenze per la prossima finanziaria, sui lavoratori immigrati, sulla formazione e semplificazioni burocratiche.

E’ stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra Coldiretti-Filiera Italia-Oim -E4impact per la selezione e formazione di lavoratori all’estro.

All’incontro hanno partecipato, oltre al Ministro, anche le maggiori rappresentanze a livello sindacale dei lavoratori, il Presidente Prandini, il Presidente di Filiera Italia, l’Onorevole Letizia Moratti, il Presidente del Oim, nonché rappresentanti della filiera agroalimentare e responsabili territoriali

Aprendo la riunione il Segretario Regionale di Coldiretti ha presentato la nostra associazione come l’organizzazione di rappresentanza sindacale datoriale di 185.000 aziende agricole con la gestione di 1.000.000 di lavoratori e da questo anno come il sindacato con più giornate lavorate in agricoltura nell’anno 2023/2024.

Per Coldiretti il lavoro giusto e legale è l’essenziale di tutta la filiera, perché senza lavoratori in agricoltura non ci possono essere investimenti e innovazioni, non ci può essere un futuro per il settore.

Per questo si è sempre schierata contro il caporalato, ha lavorato a stretto contatto con il Governo per attivare  politiche favorevoli a combattere l’illecito, a creare la “condizionalità sociale” contro lo sfruttamento. E questo impegno è riconosciuto anche dai sindacati Cgil, Uil e Cisl.

Negli ultimi anni c’è stata massima collaborazione tra Coldiretti ed i vari Ministeri per snellire la burocrazia in fase di assunzione, è stato condiviso il percorso del “Lavoro Occasionale a Tempo Determinato in Agricoltura” con l’impiego di ben 10.000 lavoratori, si chiede quindi la stabilizzazione dello strumento che per anno 2023-2024 era in fase di sperimentazione.

Altro tema molto importante e condiviso da tutti è la formazione in azienda che deve essere continua e di qualità sia per i datori di lavoro che i lavoratori attraverso gli enti formatori e gli enti bilaterali nazionale e territoriali per creare quelle competenze e conoscenze sempre aggiornate per tutta l’innovazione che ogni azienda adotta.

Anche il tema immigrazioni è molto sentito: in primis si chiede di togliere il fatidico “clik-day” per la richiesta di manodopera extracomunitaria, il paese ha estremo bisogno degli immigrati per far fronte alle molteplici stagionalità, ne ha bisogno però in fretta, prima dell’inizio delle grandi raccolte… e qui ci deve essere impegno degli ispettorati di lavoro e delle ambasciate che siano celeri nel rilascio dei visti necessari. Bisogna potenziare i consolati e permettere alle associazioni di poter controllare tutto l’iter del decreto flussi, dall’inserimento della domanda, al rilascio del nulla osta fino al rilascio del visto e dell’entrata in Italia per la stipula del contratto.

Un nuovo obbiettivo è la formazione all’estero di extracomunitari nel proprio paese di origine per poi entrare in Italia per lavoro, con canali preferenziali e dedicati. Ecco quindi la firma del Protocollo d’Intesa tra Coldiretti nella figura del Presidente Ettore Prandini, Luigi Scordamaglia di-Filiera Italia, Laurence Hart, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim)-Letizia Moratti Presidente E4impact avvenuta durante l’incontro.

Un patto per la creazione di canali sicuri per la reperibilità di manodopera qualificata, capaci di far incontrare domanda e offerta, salvaguardando le esigenze delle aziende agricoli e la dignità e i diritti dei lavoratori, contro ogni forma di caporalato e sfruttamento.

Coldiretti e Filiera Italia porterebbero, infatti, la loro esperienza in fatto di internazionalizzazione e cooperazione sostenibile con progetti basati su un modello di intervento non predatorio e sostenibile, e che prevede tra le aree strategiche azioni mirate per la formazione dei lavoratori e delle imprese agricole e agroalimentare, finalizzati allo sviluppo occupazionale e imprenditoriale delle comunità locali.

Da parte sua l’Oim promuoverebbe la mobilità e l'inclusione dei migranti, fornendo supporto alle autorità e alle controparti interessate a tutti i livelli, al fine di rafforzare la coesione sociale e lo sviluppo a beneficio di tutti. E4Impact è, invece, una fondazione impresa sociale che opera nell’ambito della cooperazione allo sviluppo e solidarietà internazionale implementando, specialmente nel contesto africano, percorsi di formazione a vantaggio di imprenditori capaci di generare un positivo impatto sociale.

Ci sono poi altre idee proposte che Coldiretti ha esposto al Ministro come quello della riqualificazione dei fabbricati rurali in abbandono per ottenere alloggi idonei all’ospitalità degli stranieri, politiche attive di trasporto dei lavoratori dagli alloggi direttamente alle campagne di lavoro per scongiurare l’insediarsi di caporali e lavoro illecito.

E’ necessario tutelare la grande maggioranza di aziende agricole che opera nella legalità e tutelare i lavoratori anche investendo in formazione per avere una crescita personale e di sistema.

Per questo si deve valorizzare la Rete di Qualità Agricola presente territorialmente per dare garanzia di contratti di lavoro corretti e legali.

Il Ministro Calderone ha ascoltato con attenzione tutte le proposte e le osservazioni  esposte dai partecipanti ringraziando in primis Coldiretti per l’impegno costante di dialogo fra le parti politiche. Ha promesso di investire sulla formazione continua perché crede che sia oltre che un accrescimento personale anche una forma di sicurezza e salute di tutti,  condivide la necessità di innalzare ii fondi per bandi ISI /Inail, di creare leggi  chiare e concrete contro lo sfruttamento e il caporalato, come inserito in parte nel nuovo decreto flussi, e di premiare le aziende virtuose che si impegnano a rispettare tutti i comportamenti necessari per un lavoro regolare, legale e di qualità.