12 Gennaio 2023
SEMPLIFICAZIONI ASSUNZIONI CON NUOVA FORMULA “LAVORO OCCASIONALE A TEMPO DETERMINATO IN AGRICOLTURA”

SEMPLIFICAZIONI PER LE ASSUNZIONI STAGIONALI IN AGRICOLTURA

 

Non può che essere motivo di grande l’accoglimento dell’emendamento sul lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura, frutto di un intenso e mai interrotto lavoro di studio ed analisi della Confederazione presentato al Ministero del Lavoro.

L’ormai inutilizzabile strumento dei voucher, dopo la riforma intervenuta con l’articolo 54-bis del decreto legge 50/2017, rendeva assolutamente necessario al sistema agricolo la “nascita” di un ulteriore e diverso strumento di regolazione dei rapporti di lavoro che contenesse lo stesso livello di semplificazione ed economicità rappresentato dal vecchio voucher cartaceo ma al tempo stesso assicurasse le dovute garanzie e tutele per i lavoratori.

E’ nato così, in “casa” Coldiretti, il lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura, che di fatto è un rapporto a tempo determinato agricolo (al pari cioè di un qualsiasi OTD) con le medesime tutele e garanzie previste dalla legge e dai contratti collettivi per il rapporto di lavoro subordinato agricolo.

Vediamo nel dettaglio il nuovo “Lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura”

 

Nel settore agricolo è prevista, in via sperimentale per il biennio 2023-2024, una disciplina speciale che consente il ricorso alle prestazioni occasionali da parte delle imprese agricole per un massimo di 45 giornate lavorative per ciascun lavoratore nel corso dell'anno solare.

Nello specifico, in agricoltura, il contratto di prestazione lavoro occasionale:

  • può essere utilizzato per
    • pensionati,
    • Disoccupati che percepiscono l’indennità (no disoccupazione agricola)
    • , percettori di ammortizzatori sociali o del Reddito di cittadinanza,
    • studenti fino a 25 anni iscritti a un corso di studi,
    • detenuti o internati ammessi al lavoro all'esterno,

che (a eccezione dei pensionati) non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato in agricoltura nei 3 anni precedenti;

  • può avere una durata massima di 12 mesi, con limite di 45 giorni di effettivo lavoro. In caso di superamento del limite di 45 giorni scatta la trasformazione del rapporto di lavoro occasionale in contratto a tempo indeterminato. Il limite di 45 giorni si applica al numero massimo delle presunte giornate di effettivo lavoro.
  • si attiva con una semplice comunicazione al competente Centro per l'impiego da parte del datore di lavoro che deve rispettare i contratti nazionali e provinciali di riferimento e tramite la consegna della ricevuta si adempiono le normative di informare il lavoratore sulle condizioni applicate dal contratto
  • Il datore di lavoro, prima dell'inizio del rapporto di lavoro, è tenuto ad acquisire un'autocertificazione resa dal lavoratore in ordine alla propria condizione soggettiva.
  • Il compenso erogato con metodo tracciato:
    • è basato sulle retribuzioni in vigore in base ai contratti nazionali e provinciali
    • è esente da qualsiasi imposizione fiscale
    • non incide sullo stato di disoccupazione entro il limite di 45 giornate di prestazione per anno civile
    • è cumulabile con qualsiasi tipologia di trattamento pensionistico
  • l’elaborazione del cedolino paga - Libro Unico del Lavoro (LUL) può avvenire in un'unica soluzione, anche alla scadenza del rapporto di lavoro, fermo restando che i compensi dovuti possono essere erogati anche anticipatamente, su base settimanale, quindicinale o mensile
  • i contributi unificati da versare all’INPS deve essere eseguita entro il 16 del mese successivo al termine della prestazione, con applicazione delle aliquote previdenziali ridotte del 68%.

Infine si rammenta che in caso di utilizzo di prestazione occasionale agricola con soggetti diversi da quelli sopra esposti si incorre in una sanzione da 500,00 a 2.500,00 euro per ogni giornata.

 

Si è in attesa di ulteriori istruzioni da parte dell'INPS e ANPAL per la piena operatività della misura

In conclusione si può sottolinearsi come, grazie proprio e solo a Coldiretti, ancora una volta il settore agricolo è stato il destinatario di formule ed istituti assolutamente innovativi ed al tempo stesso semplici ed economici, un po’ come è stato nel lontano 2008 per i vecchi voucher cartacei.