Nel periodo di raccolta la premura principale del titolare di azienda è avere personale competente e valido per il lavoro in campagna.
Attenzione a non cadere nella tentazione di attivare dei contratti con cooperative o agenzie che promettono di effettuare tutto il lavoro della raccolta, dichiarando di farlo con il proprio personale ed emettendo fattura per il servizio con contratti di appalto o somministrazione di manodopera regolare.
Molte di queste cooperative o agenzie risultano a primo impatto serie e corrette, ma se si approfondisce un po’ la ricerca, risultano essere “finte”.
Il pericolo per il titolare di azienda, che accetta il contratto di appalto o di servizi per somministrazione di personale, con aziende/cooperative/agenzie non in regola, è la sanzione penale.
Non è sufficiente accettare come regolarità della cooperativa/azienda la presentazione del Durc o della visura della camera di commercio in quanto la regolarità è parziale e riguarda il pregresso e non il periodo attuale.
I nodi fondamentali nei contratti di appalto e di somministrazione di personale regolari sono:
- per l’appaltatore (prestatore di servizio):
- portare e organizzare i dipendenti lavoratori assunti con contratto regolare
- portare e organizzare i mezzi e attrezzi necessari per il lavoro (forbici, trattori, ceste, carri raccolta…)
- assumersi il rischio di impresa
- per l’appaltante (titolare di azienda agricola)
- non presentarsi mai sul campo
- non dare ordini/ consigli/ istruzioni ai lavoratori sul loro operato
- non mettere a disposizioni i mezzi e gli attrezzi
se non vengono rispettati i parametri sopra riportati l’appalto risulta IRREGOLARE E ILLECITO.
Infatti se la cooperativa/azienda non assume correttamente tutti i lavoratori, magari per risparmiare sui contributi inps e sulle tasse, in fase di controllo da parte degli ispettori competenti (Inps, Guardia di Finanza, Servizio Lavoro, Polizia Locale, Apss) il titolare si azienda agricola, che ha accettato e firmato il contratto di appalto, diventa complice della irregolarità e se ne assume la responsabilità insieme all’azienda/cooperativa.
Questo comporta l’ammissione di lavoro in nero di personale presente in campagna con multe dai 1800,00 euro ogni operaio e l’onere di dover regolarizzare il personale non assunto e pagare loro retribuzioni, contributi e sanzioni. L’obbligato diventa il titolare di azienda agricola in quanto le cooperative/aziende non in regola o “finte” risultano inadempienti.
Si è riportato un caso estremo, sul territorio ci sono anche aziende serie e corrette, se intendete stipulare questi contratti per la vostra raccolta, vi consigliamo, per la vostra sicurezza, di effettuare un controllo presso i nostri uffici di zona che hanno accesso all’albo nazionale di registrazione aziende/cooperative/agenzia di somministrazioni iscritte.