5 Settembre 2022
Canoni per la derivazione di acque pubbliche

a cura di Giacomo Fascella

Il crescente fabbisogno di acqua e i cambiamenti climatici impongono una maggiore sostenibilità e parsimonia nell’impiego della risorsa naturale “acqua”. Con Legge provinciale 10/2019 e Delibere della Giunta provinciali n. 848 e 857 del 2020 sono stati introdotti nuovi canoni determinati in base al principio “chi inquina paga”. I nuovi canoni sono dovuti a partire dal 2020. Il canone annuale è fissato in base al volume annuo medio concesso, calcolato come prodotto della portata d'acqua media concessa e del periodo di derivazione autorizzato.

Per ciascun utilizzo sono fissati un prezzo unitario (€/m³ o, per gli impianti a forza motrice €/kW) e un canone minimo.

Riduzione del canone per utilizzo sostenibile

Per incentivare un utilizzo sostenibile sono previste riduzioni sul prezzo unitario in ambito agricolo a partire dal 2023. Purché possa essere applicata la riduzione, la comunicazione dei requisiti deve essere comunicata entro il 30 settembre dell’anno precedente, in via esclusivamente telematica mediante autocertificazione dei concessionari. Non è richiesta la conferma dei dati l’anno successivo ma il concessionario è tenuto a comunicare tempestivamente eventuali variazioni nelle predette condizioni.

Il prezzo unitario a partire dal 2023 è di 0,007 €/m³.

Nei seguenti casi viene ridotto:

  • superfici a prato o foraggere avvicendate: il prezzo unitario viene ridotto al 10 %;
  • irrigazione di superfici a prato o foraggere avvicendate mediante sistema a scorrimento tradizionale secondo quanto disposto dal Piano Generale per l’Utilizzazione delle Acque Pubbliche: il prezzo unitario viene ridotto al 2,5 %

Sul prezzo unitario, anche ridotto, vengono applicate, in punti percentuali cumulabili, le seguenti riduzioni:

  1. a) riduzione del 30 % in caso di utilizzo di impianti consortili o gestiti in comune sotto altra forma giuridica;
  2. b) riduzione del 35 % in caso di utilizzo di tecniche di risparmio idrico su almeno il 70 % delle superfici irrigate o nel caso di utilizzo di sensori per la misura dell’umidità del terreno;
  3. c) riduzione del 10 % in caso di disponibilità di un volume d’invaso utile da 20 a 200 m³/ha e del 20 % con un volume superiore a 200 m³/ha;
  4. d) limitatamente a impianti approvvigionati mediante concessioni rilasciate, anche solidalmente, ad aziende individuali, si applica inoltre:

1) riduzione del 20 % in caso di impiego di tecniche di coltivazione biologica certificate;

2) riduzione del 30 % in caso di aziende cui sono assegnati 75 o più punti di svantaggio che coltivano prevalentemente superfici a prato o foraggere avvicendate;

 

 

 

RIDUZIONE DEL CANONE* CANONE ANNUO AGRICOLTURA
Frutti – viticoltura Prati o Foraggere avvicendate Gestione del suolo o Foraggere avvicendate
Tariffa base 64,71 €/Ha 6,47 €/Ha 1,62 €/Ha
Gestione in comune (es. impianti consortili) 30% 45,30 €/Ha 4,53 €/Ha 1,13 €/Ha
Utilizzo con tecniche di risparmio (impianto a goccia, microjet, tensiometri) 35% 42,06 €/Ha 4,21 €/Ha 1,05 €/Ha
Volume di invaso dai 20 ai 200 mᶟ 10% 58,24 €/Ha 5,82 €/Ha 1,46 €/Ha
Aziende biologiche 20% 51,77 €/Ha 5,18 €/Ha 1,29 €/Ha
Punti di svantaggio ≥ 75 30% 45,30 €/Ha 4,53 €/Ha 1,13€/Ha
Volume di invaso superiore ai 200 mᶟ 20% 51,77 €/Ha 5,18 €/Ha 1,29 €/Ha
Importo minimo per ogni impianto €50,00

 

TASSA ANNUALE AGRICOLTURA (dal 2023)
Tariffa unitaria 0,0070 €/Ha
Tariffa unitaria prati o foraggere avvicendate 0,0007 €/Ha (10%)
Tariffa unitaria: sistema a scorrimento tradizionale 0,000175 €/Ha (2,5%)
Quantità media di acqua concessionata a ettaro 0,50 l/s
Quantità media di acqua concessionata a ettaro e al giorno 43,20 m³
Periodo di irrigazione (p.es.: 01/04 – 31/10) 214 giorni
Quantità massima concessionabile annuale a ettaro 9.245 m³