È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 84 del 9 aprile 2019 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 marzo 2019, concernente la programmazione dei flussi di ingresso nel territorio dello Stato per lavoratori non comunitari per l’anno 2019. Tale Decreto per l’anno 2019 autorizza una quota massima di 30.850 ingressi in Italia per lavoro stagionale, lavoro non stagionale ed autonomo, motivi di studio e quote riservate per le conversioni (quote ripartite tra le Regioni e le Provincie Autonome sulla base delle effettive richieste).
Le quote per le domande di nulla osta per lavoro stagionale per l’anno 2019 sono fissate in 18.000 ingressi nel settore agricolo e turistico-alberghiero e le domande vanno trasmesse dal 24 aprile 2019 esclusivamente in via telematica sul portale del Ministero dell’Interno tramite il modello C – stagionali
Le autorizzazioni possono essere richieste solo per i lavoratori subordinati extra-comunitari residenti all’estero, per la raccolta della frutta e operai agricoli stagionali per un periodo non superiore a 9 mesi e riguardano i cittadini dei seguenti stati:
Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
Preme evidenziare che, rispetto allo scorso anno, non si possono più richiedere l’ingresso per motivi stagionali per i cittadini Pakistani. Resta pur sempre possibile la richiesta di nullaosta anche in caso di nazionalità non presenti nel decreto purché si tratti di lavoratori che abbiano già fatto ingresso in Italia per lavoro stagionale almeno una volta nel quinquennio precedente e che abbiano rispettato le condizioni per il rientro al paese di origine.
La documentazione necessaria alla predisposizione della richiesta è la seguente:
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- Fotocopia del passaporto del cittadini extra-comunitario (solo pagina con foto e dati anagrafici);
- Conoscere l’Ambasciata del paese estero dove il lavoratore si presenterà per la richiesta del rilascio del visto d’ingresso;
- Dichiarazione del proprietario dell’alloggio con i dati dell’appartamento dove viene ospitato il lavoratore;
- Fotocopia della carta d’identità del proprietario dell’alloggio;
- Fotocopia della carta d’identità del datore di lavoro;
- Copia ultima dichiarazione dei redditi (Modello Unico) del Datore di Lavoro;
- N. 2 Marche da bollo da € 16,00 per ogni operaio.
I nostri uffici zona sono a disposizione per la predisposizione delle domande e per qualsiasi richiesta di chiarimento.