22 Marzo 2023
GIORNATA ACQUA: COLDIRETTI, IN ITALIA PERSI 9 LITRI DI PIOGGIA SU 10

In Italia quasi 9 litri di pioggia su 10 che cadono lungo la Penisola non vengono raccolti. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo 2023 nel sottolineare che a livello nazionale per le carenze infrastrutturali si trattiene solo l’11% dell’acqua piovana. Una situazione aggravata dal fatto che – sottolinea la Coldiretti - nella distribuzione dell’acqua raccolta le perdite idriche totali sono pari al 42 % secondo l’Istat.

Crescita delle temperature, sfasamenti stagionali e soprattutto modificazione della distribuzione ed aumento dell’intensità delle piogge sono effetti dei cambiamenti climatici che – sostiene la Coldiretti – richiedono interventi strutturali oggetto della cabina di regia del governo.

Le anomalie sono evidenti anche quest’anno in cui l’inverno ha lasciato l’Italia del nord a secco con precipitazioni al di sotto della media, dopo un 2022 in cui è caduta il 30% di pioggia in meno. Gli effetti – rileva la Coldiretti - sono evidenti con i grandi laghi che hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 22% del lago di Como al 38% del lago di Garda fino al 44% di quello Maggiore mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3,2 metri, come in piena estate, e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico.

Anche in Trentino la situazione è critica, tanto che la Provincia sta valutando eventuali razionamenti a partire dal mese di aprile.

“E una situazione di pre emergenza –afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi- che si presenta in un momento cruciale per l’agricoltura. In aprile partiranno le irrigazioni e la disponibilità di acqua è ovviamente fondamentale per non mettere in ginocchio il settore.

In questi anni molto è stato fatto a livello di infrastrutture, come la realizzazione di bacini di raccolta e tecnologie innovative in agricoltura. Si pensi che in Trentino il 95% dei terreni è irrigato a goccia, con un notevole risparmio di risorsa idrica. E’ necessario continuare ad investire, ad esempio sugli acquedotti e negli impianti di depurazione. La salvaguardia della risorsa idrica deve essere in cima all’agenda politica sia a livello locale che nazionale”.

"Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà” aggiunge il presidente Barbacovi nel sottolineare che “per questo a livello nazionale abbiamo elaborato con Anbi il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, E' indubbio che gli agricoltori siano già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare.

Dobbiamo considerare l'acqua non solo come una risorsa economica, ma anche come un elemento essenziale per la vita e per il benessere umano. Ciò richiede un cambiamento di mentalità e di comportamento a livello individuale e collettivo. Dobbiamo tutti impegnarci per proteggere le risorse idriche del nostro pianeta, promuovendo l'uso sostenibile dell'acqua e l'accesso equo all'acqua potabile e all'igiene".