Si inverte la tendenza e crollano i prezzi della verdura nel carrello della spesa, sia su base annuale che mensile, contribuendo in maniera sensibile al rallentamento della corsa degli aumenti nel carrello. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Istat relativi all’inflazione a gennaio che si attesta al +10,1% con una netta attenuazione rispetto al trend dei mesi precedenti.
I prezzi della verdura fresca registrano una brusca inversione di rotta passando dal +7% registrato a dicembre nel confronto con lo stesso periodo del 2022 – rileva Coldiretti Trentino Alto Adige – al -0,9% attuale (-1,1% rispetto al mese scorso).
Un fenomeno che evidenzia le difficoltà delle aziende agricole costrette a fare i conti – sottolinea Coldiretti Trentino Alto Adige– con compensi in calo e alle prese con i problemi causati dall’ondata di freddo e gelo alle produzioni dopo il caldo anomalo di dicembre. Ai danni alle colture si sommano, infatti, gli aumenti dei costi a partire dal riscaldamento delle serre, ma anche dei carburanti per la movimentazione dei macchinari, i fitofarmaci e i fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+70), alla carta per bollini ed etichette (+35%) fino al cartone ondulato per le cassette (+60%), stesso trend di rincari per le cassette in legno (+60%).
“Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni” afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi.